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NELLA SOLENNITA DEL SS, SACRAMENTO Celebrata dalli Fratelli dell'Oratorio della Madonna Santissima del Orto. SONETTO DEDICATO ALLI SIGNORI GVARDIANI DI DETTA ARCHICONFRAT.
Qui enim manducat, et bibit indigne, iudicium sibi manducat,
et bibit I. ad Corint.12. [image: a goblet] DEH perche non son io tutt'alma, e core Siche solo cibassi il digiun mio, Sacro Angelico Pan, che asconde Dio. Eccesso di pietade, opra d'Amore. Cibo di vita, ond'altri vnqua non more, Angelica pastura, ond' eldefio Di quei, che al Ciel gratia, e bontade vnio: Sempre in cibarsi, e'n desiar maggiore. Dunque á noi lice albergar Dio nel seno? Ah che s'e vago il bel Celeste regno Sol quanto ei v'è, noi fortunati à pieno! Má che s'el giusto è di accettar lui e degno; Lasso, e di me, che fia se d'error pieno, Il Giudice, e'I Giudicio à prender vegno. IN ROMA, Appresso Filippo Maria Mancini. M.DC.LX. Con Lic. de Sup.