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PER LA FESTIVITA' DE' GLORIOSI MARTIRI COSMO, E DAMIANO Celebrata in Roma dall'Vniuersità, e Collegio DE' BARBIERI. SONETTO DEDICATO ALL'ILLVSTRISS. E REVERENDISS. SIG. MONSIGNOR MARCELLO D'ASTE Referendario dell'vna, e l'altra Segnatura. Ad istanza di Gio.Battista Fratoddi Console di detta Vniuersità, e Collegio. I Santi Martiri, per ordine del Tiranno getttati in Mare, ne vscirono salui. Li Santi sono gettati nel Mare, e ne vengano miracolosamente liberati.

[D]OVE in Sirti gemmate, i flutti frange, Qual'or l'Etra assalir Nereo presume, E all'arene dorate, argentee spume Mesce in se stesso impretiosito il Gange;

Del Tiranno Latin fiera Falange, Per ammorzar di vera Fede il lume, Vuol che Cosmo, e Damian vita e costume Entro liquidi abissi, e perda, e cange :

Mà inessorabil Mar non è sì ardito, Ch'a Campioni del Ciel, le vite inuoli, Anzi salui gli rende all'aureo lito,

Ad arricchir di luce, e Terra, e Poli, E da tenebre trar Mondo sopito, Nascon dal Gange, e non v'han tomba i Soli.

L. A. G.

In Roma, Appresso Paolo Moneta. 1683. Con licenza de' Superiori.