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S'Armai la Destra ad espugnar la Fede,
S'Armai la Destra ad espugnar la Fede,
Ora armato di Fede al Ciel n'inuio:
Ora armato di Fede al Ciel n'inuio:
Se già sprezzai l'orme seguir d'vn Dio;
Oggi d'vn Dio l'orme son norma al piede.


Entro gl'Antri più cupi or sia mia sede;
Faccin' Echo d'orrore al nome mio:
Popolar i deserti ora vogl' Io
Desertar le Cittadi ora mi fiede:


SGVGLIHLMO DVCA D AQVTANIA Dopo hauer perfeguitta la Fede  fi ritira dall Citt neBofchi e fi f chiudere nell Ar mature fino alla Morte SO NETTO Tarla i Sunto S A rmai la Delira ad efpugnar la Fede  Ora armato di Fede al Ciel m inuio  Se gi fprezzai Torme fcguir dvn Dio  Oggi dvn Dio Torme fon norma al piede Entro gT Antri pi cupi or fia mia fede  Faccin Echo dorrore al nome mio  Popolar i deferti ora vogT Io Defertar le Cittadi ora mi fiede l Ab che quell Elmo al Capo mio lieue M aian le piume or leggerezza al palio Per cui palTar al Ciel mi gioua in breue Quindi fino chai Suol io ceda ahi Iaflb Mi cingan lArmi mie che ben fi deuc Vn feretro di ferro vn Cor di SalTo  gio  Battila Pafmi  in Roma per il Lazzari Varefe  y Con licenx dtSuperitri  So peit
Ah' che quest' Elmo al Capo mio è lieue;
Mà dian le piume or leggerezza al passo;
Per cui passar al Ciel mi gioua in breue.
 
Quindi sino ch'al Suol io ceda (ahi lasso)
Mi cingan l'Armi mie, che ben si deue
Vn feretro di ferro à vn Cor di Sasso.
 
Gio: Battista Pasini.
 
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In Roma, per il Lazzari Varese. 1679.
 
Con licenza de'Superiori.

Latest revision as of 01:17, 16 July 2017

[209(?) handwritten in upper right corner] [images: decorative border on top; two triangular columns on each side; small ship in water on bottom; illegible inscription below ship]

S. GUGLIELMO DVCA D'AQVITANIA

Dopo hauer perseguitata la Fede, si ritira dalla Città ne'Boschi, e si fà chiudere nell'Ar- matur sino alla Morte.

SONETTO.

Parla il Santo.

S'Armai la Destra ad espugnar la Fede, Ora armato di Fede al Ciel n'inuio: Se già sprezzai l'orme seguir d'vn Dio; Oggi d'vn Dio l'orme son norma al piede.

Entro gl'Antri più cupi or sia mia sede; Faccin' Echo d'orrore al nome mio: Popolar i deserti ora vogl' Io Desertar le Cittadi ora mi fiede:

Ah' che quest' Elmo al Capo mio è lieue; Mà dian le piume or leggerezza al passo; Per cui passar al Ciel mi gioua in breue.

Quindi sino ch'al Suol io ceda (ahi lasso) Mi cingan l'Armi mie, che ben si deue Vn feretro di ferro à vn Cor di Sasso.

Gio: Battista Pasini.

[image:decorative banner]

In Roma, per il Lazzari Varese. 1679.

Con licenza de'Superiori.