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to quello che tu conosci e che senza dubbio ti appare ne la nebbia del ricordo. Troppe preoccupazioni s'aggraveranno tuttavia sul mio capo perché io possa ritrovare tutto il mio buonumore. Il tuo pensiero innanzi tutto che non cesserà mai di mettere il suo tarlo roditore ne l'animo mio. Tu mi dici quasi in tutte le tue lettere che verrai da me in primavera. Ma io non voglio ancora credere a tanta gioia e la ricaccio lontana da me per non piangere tutte le mie lacrime più amare se non dovessi vederla fatta realtà. Ormai da due anni il dolore e il disinganno si sono fermati a la nostra porta e io non credo più di poterli fugare. Si finge di non vederli