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E domani nel pomeriggio conto partire per Firenze. Quale improbo lavoro! E come io ne provo, oltre la stanchezza fisica, un malessere morale acuto! Sempre così ò sentito a l'anima il morso de la tristezza quando ò dovuto lasciare un luogo dove per qualche tempo m'ero fermato e dove avevo potuto mettere qualche cosa di me stesso. L'anima si forma quasi un rifugio de la nostra casa e in essa riesce a trovare la calma, sempre, quando non sembra quasi più possibile poter riuscire a sperare. Ne la mia casa con te entrerà sempre la luce. E quando potremo avere la nostra casa, dove tu sarai regina ben difficilmente vi sarà nube che possa oltrepassarne la soglia. Dammi la pace. Prendi la mia vita in un delirio
[written across: di baci / Gaetano tuo]