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IN LODE DEL GLORIOSO S. BARTOLOMEO APOSTOLO ALL'EMINENTISS. E REVERENDISS. SIGNOR IL SIGNOR CARDINAL CHRISTOFARO V I D M A N. SONETTO. GIVSEPPE BVGADA D. D. D.
DI Borea a i ſoffi torbidi, e inclementi, All'hor, che il ſuol di fredde neui inonda, L'elce, ſcherno di gelidi ardimenti Del verde crin l'inculta fronte sfronda .
Ma ſe dolce ſtagion con Man lucenti Ritorna all'herbe i fiori il corſo all'onda, Scoſsi dal sen gl'horridi ghiacci algenti, Di più fulgida ſmalto il crin circonda.
Tal tu Bartolemeo, de regia voglia All'ire vlrtici corrioso ſcherno Per non perder la fe, perdi la ſpoglia
Ma che ? de ſuoi rigor gia ſpento il verno, Pianta immortal della celeſte ſoglia Veſtri ricco de ſtelle vn manto eterno.
IN ROMA, Per gl'Eredi di Corbelletti MDCLX. CON LICENZA DE' SVPERIORI.