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E frena il volo à i toui pensieri ardenti, | E frena il volo à i toui pensieri ardenti, | ||
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Se'l maggior d'ogni duolo è il duol, che senti: | Se'l maggior d'ogni duolo è il duol, che senti: | ||
Mentre con chiodi, lance, espine tante | Mentre con chiodi, lance, espine tante | ||
Hai GIESV' in cor con tutti i | Hai GIESV' in cor con tutti i suoi tormenti. | ||
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In ROMA, Per il Mascardi, 1655. Con licenza di Superiori. | In ROMA, Per il Mascardi, 1655. Con licenza di Superiori. |
Revision as of 14:06, 18 July 2017
[margin comprised of stylized flowers] AL GLORIOSO S. ANTONIO DI PADOA Nell'ingresso della Serafica Religione del gran Patriarca S. Francesco.
[image of two branches in a bracket]
SONETTO.
E[Heavily stylized] Gl'acerbi dolori, e l'aspre pene D'haure ANTONIO il tuo Signor offeso, Tal foco haueano in te d'amore acceso, Che n'ardea'l petto, e ne bollian le vene;
E per seguir da le paterne arene Il Serafico Duce, il camin preso, Da un tratto à nudo piè l'alta Pirene.
Le stanche arresta, e indebolite piante, E frena il volo à i toui pensieri ardenti, Nè'l desio di patir vada più inante,
Se'l maggior d'ogni duolo è il duol, che senti: Mentre con chiodi, lance, espine tante Hai GIESV' in cor con tutti i suoi tormenti.
[line] In ROMA, Per il Mascardi, 1655. Con licenza di Superiori.