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IN HONORE DI S MARTA PER JL IORNO DELLA SVA SANTAPESTA  O N E T T O DEDICATO ALLJLLVSTRISS E REVEREKDISS MONSIG lACOMO NINI A RCIV ESCOVO DI CORINTO E MAGIORDOMO DI N S PAPA ALESS andro vn R Itener Didoa nobil Prandio volfc Seco mal cauta il Caualier T roiano E conuito Medea dhonor fourano  A Quei chin Adar Icjpfime Vele IcjoUc  La Regina del Nil feftante acclfe A lauta Cena lAmator Romano Ma ciafcuna di lor dall Amor vano Frutto di Morte e d ignominia colfe Di Tazzaro due volte al Mondo nato La lrella maggior nel Cor ferita Dal rommo Arcier che dArco doro arrrao  Moggi il diuino Amante Mcnfa inulta   O Melila ifanta ed ecco il Conuitato eh  Lei eia do ria j ed al German la Vita Vi Virgilio Bifolco In Romaj Per Ignatio dcLazari  Co licenza dSupertori
IN HONORE
DI S. MARTA
PER IL IORNO DELLA SVA SANTA FESTA;
S O N E T T O.
DEDICATO ALL'LLVSTRISS. E REVERENDISS.
MONSIG. lACOMO NINI
ARCIVESCOVO DI CORINTO
E MAGIORDOMO DI N. S. PAPA
ALESSANDRO VII.
 
RItener Dido, à nobil Prandio volse,
Seco mal cauta, il Caualier Troiano:
conuito Medea, d'honor sourano,
A Quei ch'in Mar Ie prime Vele sciolse.
 
La Regina del Nil, festante accolse,
A lauta Cena l'Amator Romano:
Ma ciascuna di lor, dall' Amor vano,
Frutto di Morte, e d' Ignominia colse.
 
Di Lazzaro due volte al Mondo nato,
La sorella maggior, nel Cor ferita
Dal sommo Arcier ch'è d'Arco d'oro armato.
 
Hoggi il diuino Amante à Mensa inulta,
(O Mensa santa) ed ecco il Conuitato
Ch' à Lei da Gloria, ed al German la Vita.
Di Virgilio Bifolco.
 
In Roma, Per Ignatio de'Lazari 1664. Con licenza de Supertori.

Revision as of 20:13, 8 July 2017

IN HONORE DI S. MARTA PER IL IORNO DELLA SVA SANTA FESTA; S O N E T T O. DEDICATO ALL'LLVSTRISS. E REVERENDISS. MONSIG. lACOMO NINI ARCIVESCOVO DI CORINTO E MAGIORDOMO DI N. S. PAPA ALESSANDRO VII.

RItener Dido, à nobil Prandio volse, Seco mal cauta, il Caualier Troiano: Fè conuito Medea, d'honor sourano, A Quei ch'in Mar Ie prime Vele sciolse.

La Regina del Nil, festante accolse, A lauta Cena l'Amator Romano: Ma ciascuna di lor, dall' Amor vano, Frutto di Morte, e d' Ignominia colse.

Di Lazzaro due volte al Mondo nato, La sorella maggior, nel Cor ferita Dal sommo Arcier ch'è d'Arco d'oro armato.

Hoggi il diuino Amante à Mensa inulta, (O Mensa santa) ed ecco il Conuitato Ch' à Lei da Gloria, ed al German la Vita. Di Virgilio Bifolco.

In Roma, Per Ignatio de'Lazari 1664. Con licenza de Supertori.