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PER LA SOLENNE FESTIVITA' | |||
DE' GLORIOSI MARTIRI | |||
COSMO, E DAMIANO | |||
Celebrata in Roma dall'Vniuersità, e Collegio | |||
DE' BARBIERI. | |||
SONETTO | |||
DEDICATO ALL'ILLVSTRISS. E REVERENDISS. SIG. | |||
MONSIGNOR | |||
ANTONIO ALTOVITl | |||
Segretario della Sac. Congregatione del Concilio, | |||
Consultore del S. Offitio, &c. | |||
Ad istanza di Gio.Battista Fratoddi Console di detta Vniuersità, e Collegio. | |||
Li Santi sono gettati nel Mare, e ne vengano miracolosamente liberati. | |||
[C]ADEVA il Sole, e i suoi Corsier lucenti | |||
Spargean di spume d'or l'onde più chiare ; | |||
Quando, arrestati al Corso i moti ardenti, | |||
Vidde due Sol precipitar nel mare. | |||
Tremò confuso, e in lucidi lamenti | |||
A riueder l'Aurora hebbe à tornare, | |||
Ma riforgendo quei da i salsi argenti | |||
Gli rinfacciar le sue Cadute Amare. | |||
O Ribello del Ciel Padre d'errore, | |||
Se la coppia Beata in mar se'n giacque, | |||
Fù per pescare il pianto al suo dolore. | |||
Più bella in faccia al Sole ella rinacque, | |||
Che non douean con Barbaro furore | |||
Le Fenici di Dio morir nell'acque, | |||
F. B. | |||
In Roma, Appresso Paolo Moneta. 1683. Con licenza de' Superiori. |
Latest revision as of 21:31, 17 July 2017
PER LA SOLENNE FESTIVITA' DE' GLORIOSI MARTIRI COSMO, E DAMIANO Celebrata in Roma dall'Vniuersità, e Collegio DE' BARBIERI. SONETTO DEDICATO ALL'ILLVSTRISS. E REVERENDISS. SIG. MONSIGNOR ANTONIO ALTOVITl Segretario della Sac. Congregatione del Concilio, Consultore del S. Offitio, &c. Ad istanza di Gio.Battista Fratoddi Console di detta Vniuersità, e Collegio. Li Santi sono gettati nel Mare, e ne vengano miracolosamente liberati.
[C]ADEVA il Sole, e i suoi Corsier lucenti Spargean di spume d'or l'onde più chiare ; Quando, arrestati al Corso i moti ardenti, Vidde due Sol precipitar nel mare.
Tremò confuso, e in lucidi lamenti A riueder l'Aurora hebbe à tornare, Ma riforgendo quei da i salsi argenti Gli rinfacciar le sue Cadute Amare.
O Ribello del Ciel Padre d'errore, Se la coppia Beata in mar se'n giacque, Fù per pescare il pianto al suo dolore.
Più bella in faccia al Sole ella rinacque, Che non douean con Barbaro furore Le Fenici di Dio morir nell'acque,
F. B.
In Roma, Appresso Paolo Moneta. 1683. Con licenza de' Superiori.