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BORROMEO
BORROMEO
CARDINALE DI SANTA CHIESA
CARDINALE DI SANTA CHIESA
AlI'Illustrlsimi, e Reuerendissimi Signori, li Signori GVARDIANI della Venerabile
AlI'Illustrisimi, e Reuerendissimi Signori, li Signori GVARDIANI della Venerabile
Archiconfratcrnit di SS AMBROGIO e CARLO delta Nartone LombaTda Ad iftanza dclli Signori PRO VEDITORI  c FESTA ROLI n i OmimU vhn r WArMtusm Urchl ntfi S EdaconcauoAcciarGlobo pcfantc Si fente fcaturir ciafcun fi Ruote  E pur lauido Tempo al fin non puote Arrcftarc il fuo corlo ftrauagance  Non h piume per fpoglie    volante Pi chil lucido Auriga con fua ruote Strepitofoallvdir e chi percuote F reftar femiuiuo c Agonizzante F da inuida man CARLO afialito Mentre con preci al Redentor chiedea LEterna vita al Peccator pentito Quando ratt Elemento s accendea Per il viuer Mondial  farli compito Lui nei Mondo  e nel Cicl rollo nalcca Zi Santi Sodi Romano In Roma Per D Ant Ercole iS s Con ltctnfi de Superiori V
Archiconfraternità di SS. AMBROGIO, e CARLO della Natione Lombarda.
Ad iftanza delli Signori PROVEDITORI, e FESTAROLI.
Il Santo stando in Oratione li viene tirata un'Archibugiata nella schiena, e resta illeso.
 
[image: two roses with a crown frame the sonnet]
 
SONETTO:
SE da concauo Acciar Globo pesante
Si sente scaturir, ciascun si scuote,
E pur l'auido Tempo al fin non puote  
Arrestare il suo corso strauagante.
Non piume per spoglie , & è volante,
Più ch'il lucido Auriga con sua ruote,
Strepitoso all'vdir, e chì percuote  
Fà restar femiuiuo , e Agonizzante.
da inuida man CARLO assalito,
Mentre con preci al Redentor chiedea  
L'Eterna vita, al Peccator pentito.
Quando ratt' Elemento accendea,
Per il viuer Mondial, farli compito,
Lui nei Mondo, e nel Ciel tosto nascea.
Di Santi Sodi Romano  
[image: a little star]
In Roma, Per DO. Ant. Ercole 1685. Con licenza de' Superiori.

Latest revision as of 05:26, 4 August 2017

PER LA FESTA DI SAN CARLO BORROMEO CARDINALE DI SANTA CHIESA AlI'Illustrisimi, e Reuerendissimi Signori, li Signori GVARDIANI della Venerabile Archiconfraternità di SS. AMBROGIO, e CARLO della Natione Lombarda. Ad iftanza delli Signori PROVEDITORI, e FESTAROLI. Il Santo stando in Oratione li viene tirata un'Archibugiata nella schiena, e resta illeso.

[image: two roses with a crown frame the sonnet]

SONETTO: SE da concauo Acciar Globo pesante Si sente scaturir, ciascun si scuote, E pur l'auido Tempo al fin non puote Arrestare il suo corso strauagante. Non hà piume per spoglie , & è volante, Più ch'il lucido Auriga con sua ruote, Strepitoso all'vdir, e chì percuote Fà restar femiuiuo , e Agonizzante. Fù da inuida man CARLO assalito, Mentre con preci al Redentor chiedea L'Eterna vita, al Peccator pentito. Quando ratt' Elemento sì accendea, Per il viuer Mondial, farli compito, Lui nei Mondo, e nel Ciel tosto nascea. Di Santi Sodi Romano [image: a little star] In Roma, Per DO. Ant. Ercole 1685. Con licenza de' Superiori.