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NELLA SOLENNITA'  DEL B. FILIPPO BENIZI  FIORENTINO DELL' ORDINE DE' SERVI. La cui Festa si celebra alli 23. d' Agosto Nella [Gh esa?] di S. Marcello. Dedicato : Al Molto [Reverando?] Padre Il P. Parocchiano in detta Chiesa. SONETTO. CARCO di merauiglie . e di flupori Piu che d'anni, e di giorni, oggi risplende , FILIPPO,  e in fin nel Ciel le Stelle accende Con le vampe, onde [auanza?] i nosi i ardori, Cosí vie piú [lucenti?] apre i Fulgari,  E fra l ombre del Miato i raggi este nde, Che con qust: celare i falli intende, Che vuol con quelle intenerire i Cori.  E mentre intento á procurar martiri, Schernisce il Mondo, e le fue pampe fi ere Mortal non fia che stupido l' ammiri. Che, se con piante Ei Santamente altere Sa calpestrar di Sacre Mitre i giri, Cosi s'auuezza d calpestrar le Sfere. Ad instanza di Gioseppe Poiizino In Roma, Per Gio:Battista Robletti, 1653.  Con Licenza de Superiori.
NELLA SOLENNITA'   
DEL B. FILIPPO BENIZI   
FIORENTINO  
DELL' ORDINE DE' SERVI.  
La cui Festa si celebra alli 23. d' Agosto Nella Chiesa di S. Marcello.  
Dedicato : Al Molto Reverendo Padre  
Il P. Parocchiano in detta Chiesa.  
 
SONETTO.  
 
CARCO di merauiglie, e di stupori
Più che d'anni, e di giorni, oggi risplende,  
FILIPPO,  e in fin nel Ciel le Stelle accende  
Con le vampe, onde auanza i nostri ardori,  
 
Cosí vie piú lucenti apre i Fulgori,   
E fra l'ombre del Manto i raggi estende,  
Che con queste celare i falli intende,  
Che vuol con quelle intenerire i Cori.   
 
E mentre intento á procurar martiri,  
Schernisce il Mondo, e le sue pompe fiere
Mortal non fia che stupido l'ammiri.  
 
Che, se con piante Ei Santamente altere  
Sa calpestrar di Sacre Mitre i giri,  
Cosi s'auuezza à calpestrar le Sfere.  
 
Ad instanza di Gioseppe Polizino  
In Roma, Per Gio:Battista Robletti, 1653.   
Con Licenza de' Superiori.

Latest revision as of 22:14, 14 July 2017

NELLA SOLENNITA' DEL B. FILIPPO BENIZI FIORENTINO DELL' ORDINE DE' SERVI. La cui Festa si celebra alli 23. d' Agosto Nella Chiesa di S. Marcello. Dedicato : Al Molto Reverendo Padre Il P. Parocchiano in detta Chiesa.

SONETTO.

CARCO di merauiglie, e di stupori Più che d'anni, e di giorni, oggi risplende, FILIPPO, e in fin nel Ciel le Stelle accende Con le vampe, onde auanza i nostri ardori,

Cosí vie piú lucenti apre i Fulgori, E fra l'ombre del Manto i raggi estende, Che con queste celare i falli intende, Che vuol con quelle intenerire i Cori.

E mentre intento á procurar martiri, Schernisce il Mondo, e le sue pompe fiere Mortal non fia che stupido l'ammiri.

Che, se con piante Ei Santamente altere Sa calpestrar di Sacre Mitre i giri, Cosi s'auuezza à calpestrar le Sfere.

Ad instanza di Gioseppe Polizino In Roma, Per Gio:Battista Robletti, 1653. Con Licenza de' Superiori.